Secondo AMN Healthcare, inoltre, il processo esistente "non forniva percentuali di corrispondenza elevate rispetto ai curriculum, con conseguenti imprecisioni", afferma Arya. "L'elaborazione degli ordini richiedeva ore e, in campo medico, tempo e precisione sono criteri fondamentali".
Con questo metodo, i reclutatori impiegavano diversi giorni per identificare gli abbinamenti adatti, con conseguenti ritardi nel collocamento e posizioni che rimanevano aperte per lunghi periodi. È a questo punto che AMN Healthcare ha intuito le possibilità dell'intelligenza artificiale.
"Con l'avvento dell'era digitale, il settore del personale deve continuamente adattarsi all'uso delle tecnologie più recenti per ottimizzare i servizi, e il crescente impatto dell'intelligenza artificiale è uno degli sviluppi tecnologici più significativi", dichiara Hagan. "Usando l'intelligenza artificiale per trovare i migliori candidati per le posizioni aperte, possiamo gestire l'intero processo di reclutamento in modo più efficace".